Cari A., S., E., R, M, P., P., N., G., F., F., V., C., L., A., J., S., E., R., D., E., M., C., A., J.,
vi scrivo per raccontarvi quanto accaduto lo scorso 30 Novembre in occasione del nostro incontro Chance EDU - Finanziamo le tue idee. Ho deciso di rendere questa lettera pubblica, per far conoscere gli eventi a tutti e comunicare il nostro punto di vista. Devo ammettere, inoltre, che al di là del comportamento dei destinatari di questa missiva, molti degli iscritti a www.ciumbia.com hanno manifestato comportamenti analoghi, anche se di minore gravità rispetto a voi, che comprovano una scarsa attenzione ad un servizio, il nostro, a cui si sono liberamente iscritti e, più in generale, una strategia del tutto sbagliata per migliorare la propria condizione lavorativa.
Partiamo dal principio, brevemente. Tutti i membri di www.ciumbia.com hanno ricevuto via mail, all’inizio di novembre, un invito. Lanciavamo un concorso, dedicato a tutti coloro che aspirano a vedere realizzata una propria idea imprenditoriale. Molti finanziamenti elargiti da una nota azienda pubblica erano e sono ancora disponibili. L’occasione era anche ottima per accumulare punti di affidabilità (come tutti gli iscritti al sito www.ciumbia.com dovrebbero sapere, il solo fatto di rispondere ad una nostra comunicazione relativa al lavoro e all’orientamento “regala” punti affidabilità, utili per essere invitati agli incontri con le nostre aziende partner in cerca di personale). Iniziamo già qui ad assistere a fenomeni strani. Non tutti rispondono (meno del 50% degli invitati) e alcuni, addirittura (molto pochi, a dir la verità, solo 5 persone), chiedono di veder cancellata una pagina (quella profilo su www.ciumbia.com) che rimane assolutamente invisibile, una richiesta assurda che ha testimoniato, ancora una volta, una bassissima conoscenza del nostro semplice sistema.
Voi, però, avete fatto un passo diretto, consapevole, deciso, confermando la vostra partecipazione. Vi abbiamo allora inviato diversi reminder, specificando tutte le informazioni e pregandovi di rispettare l’impegno. I posti erano pochi e abbiamo deciso, arrivati a 30 partecipanti, di chiudere le liste (almeno per quanto riguardava l’evento fisico, in centro a Milano).
Il 30 Novembre, di fronte all’azienda intervenuta per incontrare gli iscritti si è presentata una persona sola, Marianna. E' stata molto preparata e ha avuto la straordinaria occasione di ricevere la massima attenzione dalla società presente (questo testimonia che in Italia chi si vuole veramente impegnare, vista la media, riesce facilmente ad essere visibile e a farcela).
Potrete immaginare l’enorme imbarazzo provato da me e da tutto il mio staff. Quello che ci siamo tutti chiesti, azienda compresa, è stata la ragione per cui una persona che conferma la partecipazione ad un evento di lavoro non solo non vi partecipi ma non avverta neanche circa la propria assenza.
Ho deciso di scrivervi in prima battuta per chiedere a tutti voi di farci conoscere le ragioni di un simile comportamento. Siete liberi di non farlo, riconfermando il vostro atteggiamento sbagliato e passivo. Anche l’azienda ha chiesto di ricevere i vostri commenti (non forniremo mai le vostre generalità, a meno che non lo vogliate voi stessi).
Stiamo tentando con ogni sforzo possibile di dare una mano a tutti, di migliorare la condizione lavorativa e di vita di tante persone. Vi stiamo presentando a decine di aziende, bussando più volte a porte che, il più delle volte, sono per voi sbarrate.
Mi piacerebbe ricevere una vostra risposta, che sarà pubblicata (in forma anonima) su tutte le nostre pagine. Vorrei che anche altri partecipassero a questo dialogo, aprendo scenari diversi. Il mio vero scopo è trovare le reali ragioni che stanno alla base di un comportamento, assai tipico nel nostro Paese, di lamentarsi per qualcosa che manca (il lavoro, in questo caso) e di non adoperarsi per risolvere il problema. Questo piccolo evento accaduto testimonia proprio questo e fornisce una risposta chiara alle reali cause della crisi che il nostro Paese vive assai diversamente da tutti gli altri. Cambiati gli italiani, l’Italia cambierà in pochissimo tempo, risorgendo sulle stesse straordinarie e stabili fondamenta che già possiede e che il mondo ci invidia.
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese risposta e vi saluto con la massima cordialità,
Gianpaolo Catania
Presidente e Fondatore di Chance
L'area Chance Edu si occupa di tutte le iniziative legate all'orientamento e alla formazione al lavoro |
9 commenti:
Io faccio parte di quelle persone che hanno rifiutato l'invito perchè per problemi di lavoro non sarei riuscita a liberarmi per il 30 novembre.
Concordo pienamente con quello che hai scritto, ho a che fare anche io con queste cose.Indice di quanto i giovani d'oggi siano bravi a lamentarsi per sentito dire.Chi ha voglia, lavora senza problemi!
Grazie Diana del tuo commento. Lo faccio pubblicare subito su tutti i nostri canali.
Salve Presidente Catania, io ammetto la mancanza di non avervi avvertito per tempo la mia disdetta per il vostro incontro, anche se non ho avuto modo di terminare la mia idea di progetto, ero comunque interessato ad assistere all'evento per sentire quel che veniva proposto, e per questo motivo me ne scuso con lei e il suo staff.
Sinceramente mi aspettavo che i candidati fossero stati più dei 30, forse anche altri avranno avuto difficoltà organizzative, logistiche, o solamente poca fiducia nell'evento o nella società patner dell'iniziativa.
Credo comunque che se fosse stata organizzata magari a metà giornata le possibilità di partecipare soprattutto per spostamenti e tempo concesso ai vari candidati sarebbe stato superiore e più fruibile.
Altra considerazione sulla vostra lettera è l'effettivo vostro "impegno" per le persone iscritte nella vostra lista: io sinceramente non ho mai avuto un feedback vostro di presentazione del mio profilo ad una qualsiasi azienda, forse anche questo poco relazionarvi con i vostri associati fa perdere un po l'entusiasmo e il venir meno alle vostre manifestazioni. Non nego che vi adoperiate in questo vostro fine, ma almeno sapere di essere a volte presi in considerazione farebbe piacere.
Credo che non siano sbagliate le considerazioni sulla situazione lavorativa da lei esposta nella lettera, ma spero che le persone iscritte nel vostro sito non si fossilizzino solo sulla vostra opera di divulgazione dei profili, ma si adoperino anche indipendentemente o attraverso altri canali, più o meno diretti di quelli proposti da voi sarà solo il risultato finale a garantirne la loro efficacia.
Credo che i metodi e i modi per arrivare a contattare le persone che contano ai fini di un'assunzione siano diversi, e penso che comunque la presentazione reale data da una conoscenza di persona del profilo in oggetto, sia sempre migliore di un qualsiasi cv (più o meno interessante) proposto virtualmente, anche se questa conoscenza sia nata in ambiti e campi totalmente differenti da quello professionale in ambito.
Non so se queste mie osservazioni vi possano interessare per il proseguo della vostra "mission", credo comunque che sia meglio promuovere relazioni più reali dove il candidato espone il proprio profilo e testa la propria affinità con le richieste della ricerca in atto, in pratica la buona vecchia chiacchierata a quattr'occhi con i delegati dell'azienda in oggetto, che questi si leggano sterili cv creati su di un format altrettanto sterile comune per tutti, per tutti gli indirizzi esperienze e background..davvero assurdo!
Buon lavoro a tutti (quelli che ne hanno ancora uno), e auguri ai rimanenti.
Gen.mo Andrea,
intanto un sentito ringraziamento per la tua risposta. Grazie per le scuse, le farò conoscere all'azienda e pubblicherà la tua voce su tutti i nostri canali.
Per quanto riguarda il ritardo nell'organizzazione degli eventi, ti do ragione. Ti spiego anche il motivo, però.
Sto collaborando con delle persone che, per quando valide e volenterose, non seguono le mie indizioni pratiche, ritardano la presentazione dei risultati e fanno tutto un po' alla loro maniera. Le aziende contattate (solo oggi due grandi multinazionali) sono straentusiaste del progetto ma tardano a rispondere alle nostre comunicazioni.
Non ti parlo delle Università chiuse, dei giornali muti, dei partner che si nascondono dietro la parola "crisi". Da più di un anno investo il mio tempo e il mio denaro, senza percepire un euro. Lo faccio per tutti voi, te lo assicuro. Ho 30 anni e conosco come ci si sente a vedere sempre la porta sbattuta in faccia.
Le tue considerazioni finali rispecchiano il nostro modello. Anche noi non crediamo nel CV. Dal vivo azienda e candidato possono conoscersi molto meglio.
Grazie ancora per la tua risposta e scusa il tono accusatorio della lettera. Capisci però che farsi in quattro per organizzare un incontro di lavoro e trovarsi di fronte solo una persona faccia assai male.
Oggi sono stato ad una fiera del lavoro a Milano organizzata da un noto Quotidiano nazionale. C'erano tanti ragazzi, lì sì, tutti con il CV in mano. Ho parlato con un po' di aziende. Nessuna assumeva o faceva colloqui, distribuiva solo gadget e brochure, lamentandosi dei ragazzi del tutto spaesati che facevano ore di fila davanti agli stand. Io lotto contro tutto questo PER VOI e PER LE AZIENDE. Chiedo solo un po' di supporto e di partecipazione, nient'altro.
Grazie ancora.
salve presidente
mi scuso per non aver avvertito per tempo,ma sono stato impossibilitato visto dei problemi familiari.ci tenevo e ci tengo ancora a questi incontri visto che vorrei rilanciare un azienda di famiglia...continua a scusarmi sia per la mancanza e sia o sopratutto per la brutta figura fatta da lei e dallo staff...
Caro Rocco,
intanto grazie per la risposta e per le scuse. Ti assicuro che le mie parole non erano finalizzate ad una "romanzina" vecchio stile. Mio primario obiettivo è aiutare voi a capire che se vogliamo veramente un Paese migliore dobbiamo prenderci in carico grandi responsabilità, dall'inizio alla fine.
Sai quanto ci costa ogni volta fare muovere un'azienda? Lo sai che quelle che prendono parte ai nostri eventi Chance EDU non pagano un centesimo?
Vi chiedo solo di partecipare, di far sentire la vostra voce, di aiutarmi. E sopratutto di rispettare gli impegni presi.
Voglio presentare solo i migliori candidati, quelli affidabili. Dimostrate di esserlo e io vi prometto di fare più del mio meglio per darvi tutto quello che questo Paese non mi ha mai dato.
Francesco (dal gruppo dei responsabili risorse umane ha scritto) Gianpaolo, capisco il tutto, credo, anche se "non piu' giovane di corpo". Tanti anni fa' per trovare un posto di lavoro tra' le altre cose bisognava appartenere al partito politico giusto. Ho preferito "scappare" e sono a NY. Forse entro in quel gruppo definito dai media "la fuga dei cervelli". Comunque scappare non risolve i problemi sia del singolo che di una societa'. Lascio all' immaginazione capire il tutto. Chiudo nel dire cio' che altri hanno detto prima di me: "arrangiarsi e' un arte". Buon lavoro. - Francesco
Mario (dal gruppo dei responsabili risorse umane ha scritto)@ Giampaolo. Quando mi sento dire che la società civile rappresenta la parte migliore del nostro Paese in contrapposizione alla classe politica che al contrario sarebbe abbietta e autocentrata, penso ad una banale assemblea di condominio dove la cosidetta società civile manifesta il suo modo di esistere. Non vedo molte differenze. Non siamo tutti così, ovviamente, ma spesso ci sopravvalutiamo. Diamo un SMS di un euro per i terremotati di Haiti e ci sentiamo altruisti alla stregua di Teresa di Calcutta, i giovani di mezzo mondo vanno all'estero a studiare o a lavorare da noi si chiamano pomposamente cervelli in fuga, speriamo che l'idraulico o il dentista non ci rilascino la fattura e ce la prendiamo con gli evasori, Siamo contro le centrali nucleari ma sprechiamo energia come fossimo sceicchi medio orentali, buttiamo mozziconi di sigaretta per le strade ma mettiamo "le pattine" quando entriamo in casa nostra.
Il confine tra il termine "bamboccione" e potenziale disoccupato è sottilissimo anche se il secondo è statisticamente e mediaticamente più significativo.
Solidarizzo con te perchè io apprezzo chi cerca di fare in un Paese dove si preferisce tirare a campare. Come ho già scritto parafrasando Ennio Flaiano: la situazione è tragica ma non è seria..
Non demordere. Marianna era presente. Altri seguiranno.
Mario
Io ho risposto
@Francesco - Non credo tu sia scappato. Passa la voglia, lo posso testimoniare io stesso. Hai ragione, però, andando via non si risolve nulla. Puoi contribuire da lì, raccontando l'esperienza di chi ha avuto il coraggio, anzi, di rimettersi in discussione. Regala la tua esperienza e aiuta gli italiani a sognare e sperare, cosa che sembra non sappiano fare più.
@Mario - Condivido anche io il tutto. La classe politica è uno specchio della società. Per valutare come siamo basta guardare alcune caratteristiche dei nostri governanti. Furbizia, disonestà, arrivismo, anarchia, opportunismo, disuguaglianza, prevaricazione, ecco alcune caratteristiche che possiamo benissimo trovare in chi quegli stessi governanti li vota.
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