Iniziamo a dire che non esiste un modello standard di CV che si possa definire di successo. Se tutti inviamo lo stesso identico CV il responsabile aziendale (che dedica alla lettura dello stesso in media 5 minuti!!!!!!) non riesce a distinguere chiaramente le differenze tra un candidato e un altro. Sfogliando documenti troppo simili tra loro finisce oltretutto per irritarsi.
Pensiamo un attimo a come funziona normalmente l’invio di un CV. La prima volta che ti candidi lo fai con il massimo slancio e la più totale fiducia. Sai che quel lavoro è adatto a te, che solo tu sapresti dare il meglio. Conosci bene l’azienda, rappresenta il tuo ideale. Prepari quindi il tuo CV con estrema cura, puntando sulle caratteristiche che meglio potrebbero stupire il selezionatore. Accompagni il tuo Curriculum con una lettera di presentazione alla cui stesura dedichi una settimana intera. Al momento dell’invio preferisci usare la cara e la vecchia posta. Stampi i tuoi documenti, li pieghi con amore, li riponi nella busta, aggiungi il francobollo per “posta prioritaria” ed esci sorridente per raggiungere la buca più vicina.
I giorni passano e cresce in te una sensazione di stupore. Come è possibile che non ti abbiano ancora contattato? Magari il CV non è mai arrivato? Oppure hai scritto male il telefono e la mail? Verifichi ma tutto è a posto. Cosa è mai successo? Tenti di rispedire il tutto via fax, giusto per essere sicuri... ma nulla cambia, dall’azienda solo silenzio.
I tuoi ideali sono infranti... ma non vuoi fermarti. Non vuoi, però, perdere tutto il tempo che hai “buttato” per preparare quel CV e quella lettera di presentazione che non hanno avuto risposta. Decidi, quindi, di riadattare alla meno peggio quello che hai già fatto e di inviarlo ad aziende simili... Non ti accorgi, però, di svuotare in questo modo la tua presentazione di quella carica iniziale. In cuor tuo pensi che il selezionatore non se ne accorgerà, ma non sai che lui o lei di documenti simili ne ricevono a tonnellate e sanno distinguere quelli scritti con passione e quelli scopiazzati.
Da tutti i nuovi invii collezioni solo un paio di “non siamo interessati” e altri terribili silenzi. Non sopporti questa situazione e, senza la stessa voglia voglia iniziale, prepari un bel CV UGUALE PER TUTTI e lo invii automaticamente a più aziende possibili, affidandoti più che alla fortuna alla statistica. Non alleghi più neanche la lettera di presentazione. Se lo fai la intesti ad un fantomatico “Responsabile risorse umane”.
Dall’altra parte le aziende si trovano bersagliate da file di impossibile lettura, tutti uguali e inviati senza neanche conoscere il nome del destinatario (sono tanti i casi di mail senza alcun corpo testo, solo con un allegato nominato semplicemente CV.doc....). Pensa, se tu fossi il responsabile, risponderesti mai ad una persona così? Avresti voglia, inoltre, di metterti a cercare, tra cento documenti come questi, un CV bello come quello che avevi spedito all’inizio senza ottenere risposta? Ecco, quindi, spiegato il motivo del silenzio della prima azienda contattata...
Questo è il panorama attuale. Poche offerte in proporzione alle tantissime richieste di lavoro. Chi cerca lavoro non è “esperto” in questa area (cercare lavoro, si sa, è un lavoro che bisognerebbe saper fare bene). Chi offre lavoro, dal suo canto, è sconfortato e troppo spesso non sa bene quello che vuole al di la’ del “giovane laureato, alla tale Università, con il massimo dei voti”.
Tornando al titolo di questo post, un CV perfetto, quindi, è
uno capace di cambiare le cose, di rompere questi schemi e di metterti in prima linea rispetto ai tanti documenti simili. Come fare in pratica?
- Pensa.... invece di mandare un CV a 100 aziende, se sai cosa vuoi (e questo è un altro punto essenziale...), è più utile mandare 100 CV alla stessa impresa.
- Per funzioni aziendali come Vendite, Marketing, Pubblicità, Relazioni Pubbliche, è meglio pensare ad un CV assolutamente destrutturato, in cui tu possa dimostrare anche le tue doti creative. Un esempio? Se ti offri come responsabile di RP parla di te come se scrivessi un comunicato stampa, in terza persona. Se proprio non te la senti di stravolgere il CV realizza così almeno la lettera di presentazione.
In poche parole, per ogni CV devi perderci tanto tempo, risorse (meglio inviarlo via posta o consegnarlo di persona). Solo in questo modo aumenterai le probabilità di risposta.
Se stai cercando lavoro all’estero la musica cambia leggermente. Dovrai compilare il modello “Europass”.... ma la lettera di presentazione rimane sempre nelle tue mani!
Per concludere, ricorda la cosa più importante in assoluto. Comunque tu scriva il tuo CV e qualsiasi sia il suo destino, tutto inizia sui banchi di scuola, nelle ore passate a studiare e a prepararti e nelle lunghe giornate trascorse a guardare lontano a fare di tutto per capire chi sei veramente, che cosa sei capace di fare e come sogni il tuo futuro.
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2 commenti:
Ciao Bonnie,
articolo molto interessante!
Occupandomi di Risorse Umane, condivido molto di quello che dici sulla monotonia delle lettere di motivazione.
Per il CV penso sia un pò diverso.
Considera che oggi in nessuna azienda i CV vengono gestiti manualmente (tranne quelli che arrivano per canali non convenzionali, tipo "internal referral"). I CV caricati da web vengono gestiti da software capaci di fare un prima scrematura in base alle parole chiave: tipo studi, voto di laurea, anno di nascita, ecc...
Ecco perchè il consiglio è sempre quello di inserire delle voci standard che rispondono a questi criteri.
Sul nostro blog di Love My Job! abbiamo parlato abbastanza di come scrivere un CV e una lettere di motivazione eccellente.
Sarebbe bello confrontarci su questi argomenti :-)...
Il link è:
www.thelovemyjobblog.blogspot.com
Buona giornata,
GiuS
Ciao GiuS,
intanto grazie per il commento. Certo è vero, esistono modi innovativi per scremare i CV. Ma il problema si sposta a quali sono le variabili su cui si lavora.
Per alcuni lavori, fortemente creativi, chi può dire se le esperienze fatte rispecchiano realmente le caratteristiche della persona?
Oppure, per chi è alle prime esperienze, come fare a partire da un reale talento? Può emergere questo da un CV, per lo più perso tra migliaia inseriti in sterili database?
Insomma... potremmo confrontarci e sarei contentissima!
CIAO!
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